Orti sociali in Nigeria

Nigeria
Agricoltura/Green Defence

ORTI SOCIALI IN NIGERIA

S.O.SOLIDARIETA’ è un organismo di volontariato internazionale costituito nel luglio 2001, con lo scopo di promuovere la cooperazione tra i popoli e lo sviluppo integrale della persona umana, ed ha come scopo specifico:

  • supportare e favorire lo sviluppo sociale di soggetti e zone svantaggiate, con particolare attenzione al settore socio-sanitario in aree emarginate cooperando con le risorse umane locali al fine di migliorare le condizioni igienico-sanitarie della popolazione beneficiaria;
  • sostenere a distanza la nuova generazione assistendola in una crescita sana e consapevole.

Dal 2001 S.O.Solidarietà è attiva in Nigeria con interventi rivolti alla realizzazione di programmi di cooperazione nella provincia di Owerri – IMO STATE (uno dei piccoli stati nati della disgregazione del Biafra), impegnata sia nel settore sanitario che nel settore socio economico con progetti di sviluppo locale.

LEGA AMBIENTE CAMPANIA è nata nel 1980, ed è l’erede dei primi nuclei ecologisti e del movimento antinucleare che si sviluppò in Italia e in tutto il mondo occidentale nella seconda metà degli anni ’70. Tratto distintivo dell’associazione è stato fin dall’inizio l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici grazie ai quali è possibile indicare alternative realistiche e praticabili. L’approccio scientifico unito a un costante lavoro d’informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini, ha garantito il profondo radicamento di Legambiente nella società fino a farne l’organizzazione ambientalista con la diffusione più capillare sul territorio Campano.

Tra gli obiettivi degli ultimi anni di Legambiente Campania: la diffusione degli “orti urbani”. Ridisegnare l’immagine delle città attraverso gli orti urbani – un fenomeno seguito con sempre maggiore interesse da cittadini e amministrazioni – è una sfida che Legambiente cavalca da tempo con oltre 100 esperienze già realizzate in Campania che hanno permesso di riconvertire alla coltivazione bio di frutta e verdura aree prima dismesse oppure completamente abbandonate.

ORTI SOCIALI IN NIGERIA: CONTESTO

Lo stato di IMO è uno dei 36 stati della Nigeria ed è situato a sud-est del Paese. E’ ricco di risorse naturali come petrolio, gas e zinco. Il clima è sub tropicale, la stagione delle piogge inizia ad aprile e termina ad ottobre  con precipitazioni annuali dai 1.500 ai 2.000 mm. La temperatura media è di circa 20° con un’umidità relativa del 75% che arriva al 95% nel periodo delle piogge. Il periodo tra gennaio e marzo è quello più caldo. La coltivazione di ortaggi in questa zona non dovrebbe presentare problemi, le semine si potrebbero effettuare tra settembre ed ottobre ed il trapianto tra ottobre e novembre avendo davanti circa 5 mesi per lo sviluppo delle piante e la raccolta dei frutti. Dato il clima si possono coltivare tutte quelle specie che in Italia vengono considerate a semina primaverile come le solanacee (pomodoro, melanzana e peperone), gli ortaggi da foglia (bietole, lattughe ecc.), i legumi (ceci, piselli, lenticchie) ed inoltre zucche, cipolle ecc. Si ritiene importante che le varietà coltivate non siano ibride per permettere agli agricoltori la riproduzione del seme. Inoltre sarebbe interessante riscoprire le varietà locali spesso abbandonate in quanto l’urbanizzazione e la deforestazione diminuiscono drasticamente la biodiversità esistente.

Le donne africane rappresentano la speranza per il continente africano. E’ risaputo il loro particolare rapporto con la terra e la loro presenza è essenziale nei lavori agricoli. Le donne, rivela uno studio della Banca Africana dello Sviluppo, rappresenterebbero almeno il 40 – 50% della forza lavoro agricola africana. Purtroppo, però, sarebbero anche le più esposte agli effetti dei cambiamenti climatici. Il lavoro femminile, inoltre, sarebbe più funzionale di quello maschile ai fini del raggiungimento della sicurezza alimentare tra le mura domestiche, garantendo maggiori varietà e quantità degli alimenti alle nuove generazioni. Una prova ulteriore dell’importanza del ruolo delle donne per la diffusione di uno sviluppo sostenibile.

Legambiente da anni ha avviato una discussone/percorso sul rapporto tra donne, rispetto ambientale e sviluppo che si è anche trasformato in una mostra di profili internazionali di donne che si sono battute per il rispetto dell’ambiente e dei diritti dei più deboli. Tra questi profili si ritrova quello di un’Africana, Wangari Mathai, donna kenyana e prima africana a ricevere il Premio Nobel per la Pace nel 2004. Una donna impegnata da sempre in battaglie ecologiste attraverso il suo movimento “The Green Belt”, una donna simbolo della forza delle donne africane.

ORTI SOCIALI IN NIGERIAPROPOSTA

Solidarietà, cooperazione allo sviluppo, tutela  e sostenibilità ambientale: i temi che si intrecciano nell’incontro tra S.O.Solidarietà e Legambiente Campania. Le due associazioni attraverso il progetto “Orto sociale” proveranno a trasferire in Nigeria, nello specifico nella provincia di Owerri (territorio in cui opera da anni S.O.Solidarietà) la cultura dell’orto sociale“Orto sociale” vuole dire prima di tutto “inclusione e comunità”.  Affidare un orto ad una persona svantaggiata non vuol  dire solo  darle la possibilità di auto a prodursi del cibo, ma anche di formarsi riguardo la possibilità di mettere in campo progetti di agricoltura biologicacostruire relazioni, fare comunità, diminuire solitudini, occupare il proprio tempo per un’attività pratica e concreta. In un territorio ulteriormente svantaggiato come la Nigeria, assegnare un piccolo orto potrebbe avere il doppio dei risultati che si hanno con tale pratica nelle “città del benessere”.

Lo scopo è quello di trasformare in orti sociali  parte di un terreno oggi inutilizzato situato presso l’area in cui opera  l’Ordine delle “FIGLIE della CARITA’ e del PREZIOSISSIMO SANGUE”.  Le suore che vivono in questa comunità sono impegnate con vari progetti, molti dei quali sostenuti da S.O.Solidarietà per dare ai bambini orfani e vulnerabili e alle loro madri, la sicurezza dei loro diritti fondamentali di vita.

Gli Orti verranno allestiti dalle stesse destinatarie del progetto, ovvero le donne del villaggio, madri o ragazze in difficoltà, che potranno trovare in esso un modo per affrontare le loro difficoltà e allo stesso tempo sostenere la loro famiglia con l’autoproduzione di verdure e ortaggi  o con la vendita degli stessi nei mercati locali.

ORTI SOCIALI IN NIGERIA: PROGETTO E OBIETTIVI

L’obietto del progetto è proprio quello di lavorare sulla traiettoria donne-ambiente-sviluppo  in maniera concreta dando la possibilità, inizialmente, a 10 donne di allestire 10 orti. Le giovani ragazze saranno le protagoniste del progetto; e loro stesse lo metteranno in pratica realizzando concretamente il loro orto nei 100 metri quadri affidati. Prima di passare alla fase concreta di realizzazione, le donne seguiranno una formazione, da parte di un volontario delle associazioni partner nel progetto che ne seguirà l’intero sviluppo. Attraverso quest’attività formativa, che si svilupperà con il metodo dell’educazione non formale “learning by doing” le donne acquisiranno maggiori competenze e riusciranno facilmente a realizzare il loro orto.

Nello specifico la formazione riguarderà:

  • come realizzare un orto biologico
  • il rispetto del  ciclo della vita di un orto (stagionalità)
  • utilizzo di attrezzi per la cura di un orto
  • realizzare un semenzaio e messa a dimora delle piante
  • utilizzo della compostiera e del compost

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